Il 31 marzo 2016 è mancata la grande archistar che ha fatto la storia dell’architettura negli ultimi decenni non solo in Italia ma in tutto il mondo: Zaha Hadid.
Noi di lidodijesolo.info abbiamo deciso di dedicare un articolo in ricordo di Zaha Hadid in quanto ha dato un grande contributo alla riqualificazione urbana alle porte di Jesolo.
È un architetto nata in Iraq e vissuta nel Regno Unito ed è stata la prima donna a vincere il prestigioso premio Pritziker nel 2004, il premio Nobel dell’Architettura.
Zaha Hadid fa parte della categoria di architetti che sono diventati i veri protagonisti della storia dell’evoluzione dell’architettura. Non possiamo non citare Renzo Piano, Frank Gehry e Rem Koolhaas. Essendo un architetto donna, ha dovuto combattere in un mondo professionale prettamente maschile ed è riuscita a farsi valere con le sue idee e interpretazioni. Ogni sua opera è unica e irripetibile e per questo motivo anche molto costosa. Si ispirava alla natura creando forme curve e fluide marcando in maniera precisa la propria idea di architettura.
Tra i suoi migliori progetti ricordiamo il MAXXI di Roma, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo e poi il grattacielo a Milano, il City Life, oltre a molte altre opere realizzate in Spagna, in Cina, in Austria, negli Emirati Arabi, nel Regno Unito e in altri Paesi.
A Jesolo ha progettato il centro commerciale “Jesolo Magica” da realizzare all’ingresso della città e precisamente nell’area ex Capannine-Cattel. Il progetto consiste nel creare una città nella città ricca di negozi, cinema, alberghi e centro benessere, senza dimenticare bar e ristoranti. Verrà realizzato un ampio spazio coperto da un grande lucernaio in vetro e cemento.
Questa grande opera, unica ed eccezionale, ricoprirà un’area di 40.000 mq circa. I lavori dovrebbero iniziare ad aprile 2016 ma a causa di alcuni ritardi sicuramente ci sposteremo a fine stagione estiva, ovvero a ottobre.
“L’architettura è davvero benessere. Penso che la gente voglia sentirsi bene in uno spazio. Da un lato si tratta di un riparo, dall’altro si tratta anche di un piacere”. Zaha Hadid